Una ricetta che rispecchia la tradizione siciliana nei suoi sapori e accostamenti, un chiaro invito ad un pranzo Pasquale.
Ho una spiccata preferenza per le costolette perciò le troverete in più ricette su questo sito.
Questa in particolare mi è gradita per la presenza del pistacchio che in Sicilia troviamo di alta qualità e famosa nomea nelle cittadine di Bronte, di Favara e non solo.
Con la stessa ricca panatura delle costolette andremo a gratinare le verdure per ottenere una pietanza unica e coordinata.
Ingredienti per 4 persone:
8 costolette di agnello battute leggermente
80 g di pistacchi tritati
80 g di pecorino grattugiato
80 g di pangrattato
timo, maggiorana
sale, pepe
olio e.v.o.
Metà panatura andrà sulle verdure come di seguito indicato.
Per la verdura:
1 finocchio
300 g di pomodorini
1 peperone rosso
250 g di zucca pulita
qualche spicchio d’aglio con la buccia
1 piccola cipolla di Tropea
1 peperoncino rosso
1 bicchiere di vino bianco
½ bicchiere di olio e.v.o.
sale, pepe
50 g di parmigiano grattugiato
1 limone per decorare
Preparazione:
Mescolare gli ingredienti per la panatura delle costolette e la gratinatura delle verdure: pistacchio, pangrattato, pecorino, timo, maggiorana.
Dividere la dose a metà, alla metà che userete per le verdure andrà unito il vino, l’olio e la barbina del finocchio. Aggiungere i liquidi alla panatura poco prima di infornare altrimenti il pane li assorbirà.
Preparare le verdure, pulire e tagliare a fettine il finocchio e la cipolla, a listarelle il peperone e la zucca, lasciare interi i pomodorini bucandoli prima con una forchetta. Unire sale e pepe, aglio e disporre in una pirofila da forno, salsare in modo uniforme con la marinata. Coprire con un foglio di alluminio e cuocere a 190° per 45’ circa.
Dopo mezz’ora scoprire, cospargere con il parmigiano e gratinare.
Spennellare le costolette asciutte con olio e passarle nella panatura comprimendo leggermente, rosolare con qualche cucchiaio di olio fino a doratura, servire con la verdura e fette di limone.
Preciso che la crosticina esterna tende a disfarsi, all’impiattamento raccogliere con un cucchiaio e versare sulla carne il sughetto.
E’ una preparazione che può sembrare un po’ più elaborata del solito ma comunque fattibile da tutte voi. Vorrei poteste sentirne i profumi!
Se poi è per il giorno di Pasqua c’è un motivo in più per impegnarsi.